Novembre e dicembre al Museo Civico
Incontro tra passato, presente e futuro in un susseguirsi di rimandi, confronti, contaminazioni, approfondimenti, linguaggi diversi ma non distanti. E’ questo il filo conduttore delle iniziative che, dall’11 novembre e sino alla fine dell’anno, animeranno il Museo Civico “Ala Ponzone” di Cremona.
Il primo appuntamento è con il futuro rappresentato dalla mostra Dialogues, realizzata in collaborazione con la Galleria PQV fine-art Sodlabstudio, che ricrea come NFT (Not Fungible Token) quattro dipinti fondamentali appartenenti alla Pinacoteca: Cupido dormiente di Luigi Miradori detto il Genovesino, L’Ortolano di Giuseppe Arcimboldi detto l’Arcimboldo, Il Sanmartino di Vincenzo Campi, e il San Francesco in meditazione di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Le opere saranno visibili nella Sala delle Colonne del Museo dall’11 novembre, giorno dell’inaugurazione, al 18 dicembre.
Nel frattempo, l’iniziativa Vivi la vita di Caravaggio e scopri la sua arte, lanciata in occasione dell’uscita nelle sale cittadine del film L’ombra di Caravaggio, si arricchisce con un appuntamento che rappresenta un’ulteriore novità. L’11 novembre, all’Anteo spazioCinema Cremona Po, il Conservatore del Museo Civico Mario Marubbi, prima della proiezione dell’opera di Michele Placido, illustrerà agli spettatori San Francesco in meditazione, il dipinto di Caravaggio esposto a Cremona.
Al futuro si affianca l’espressione artistica del passato con la rassegna Un’opera al giorno, una nuova formula di visita alla Pinacoteca del Museo Civico, in programma dal 16 novembre al 21 dicembre, dedicata a chi vuole approfondire la conoscenza di una sola opera, di un tema o di una singola unità espositiva tra quelle presenti lungo il percorso museale. Un approfondimento, a cura del Conservatore del Museo Civico, Mario Marubbi, di alcune tra le opere più significative della collezione: Il Sanmartino di Vincenzo Campi, L’Ortolano di Giuseppe Arcimboldi detto l’Arcimboldo, San Francesco in meditazione di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, l’armadio intarsiato di Giovanni Maria da Piadena, più noto come Platina, La strage degli Albigesi di Giovan Battista Crespi detto il Cerano, e l’Incoronazione di Cristo e di Maria di Bonifacio Bembo.
Nuova incursione nel passato è la presentazione del volume di Giuseppe Cirillo Il Malosso: architetto, quadraturista, allestitore, arredatore alla corte di Ranuccio Farnese, (Quaderni di Parma per l’arte, 2002), che si terrà in Sala Puerari il 17 novembre.
A questo seguiranno due appuntamenti dedicati a bambini, preadolescenti e adolescenti: domenica 27 novembre Il bestiario della Pinacoteca, e domenica 11 dicembre L’arte spiegata da un dj. Il museo è infatti un luogo educativo per eccellenza, soprattutto per le nuove generazioni e per i ragazzi che stanno formando la propria coscienza e il proprio intelletto: grazie alla sue opere è in grado di parlare con un linguaggio anche semplice, ma non banale, perché in fondo utilizza un codice universale, che non solo non conosce confini, ma spesso li abbatte.
Un evento speciale si terrà giovedì 22 dicembre con Un quadro per Natale: per l’occasione sarà in mostra Fuga in Egitto di uno sconosciuto pittore lombardo della seconda metà del Quattrocento in deposito presso la Pinacoteca Ala Ponzone. Il dipinto sarà illustrato dal prof. Edoardo Villata.
Infine, il 6 dicembre, a corollario della mostra Giuseppe Mainardi: Educatore, filologo, collezionista (1922-2010), inaugurata il 25 ottobre scorso ed ospitata nell’ex sala del Quattrocento, Matteo Morandi e Emilio Giazzi illustreranno gli aspetti salienti della personalità di Mainardi.