Bambini ragazze spose
Il recital letterario attraversa diverse scritture tutte tese a testimoniare le profonde radici della problematica toccando diversi aspetti: dal rapporto interpersonale alle problematiche sociali e culturali, atavici impulsi ancestrali a discapito della tutela della donna.
Il percorso parte dalla lettura di due fiabe della tradizione popolare “La sposa sirena” e “Barbablu” - che ci raccontano, tra sogno e realtà, il vissuto femminile nei secoli e e la sua narrazione di generazione in generazione. Le fiabe sono un materiale che colpisce direttamente l’inconscio dello spettatore e lo pone con tensione emotiva difronte alla problematica.
Si prosegue con la lettura di racconti tratti da raccolte di testimonianze femminili.
In “Siculiana” tratto da “Il Male che si deve raccontare” di Simonetta Agnello Hornby attraverso gli occhi di una bambina, si pone al centro dell’attenzione l’omertà della rete sociale difronte all’evidente violenza familiare.
In“Clementina” - tratto dalla raccolta “Questo non é amore”- il racconto doloroso di una madre che ha perso la figlia uccisa dal fidanzato si dimostra invece la forza della donna - madre che trova il coraggio di aggregare e mobilitare nella sua città donne e uomini creando un presidio culturale permanente contro la violenza. Una storia di grande emozione e speranza
La serata si conclude con una splendida poesia di Mariangela Gualtieri “Bambina mia”. regalando luce su un mondo tutto da ricostruire.