I colori dell'aria 2
Dopo il concerto, presso l'agriturismo La Fruslina di Santa Croce, seguirà una cena con i protagonisti della serata.
L'adesione alla cena (prenotazione obbligatoria al 388.5863106) dà diritto a posti riservati al concerto nelle prime file.
Il Vagues Saxophone Quartet, composto da Andrea Mocci (soprano), Francesco Ronzio (alto), Mattia Quirico (tenore) e Salvatore Castellano (baritono) e che ha già raccolto pregevoli riconoscimenti, partecipazioni a rassegne e festival di rilievo e licenziato il primo disco per l’etichetta Da Vinci con lavori di A. Glazunov, J. Françaix e J. Nagao, si caratterizza per una vivace e attiva partecipazione alla creazione di nuove partiture, che negli anni ha visto la realizzazione di brani a loro dedicati da parte di compositori quali Paolo Ugoletti, Gabriele Cosmi, Federico Troncatti.
Anche a Santa Croce, oltre a proporre musiche di Rossini, Čajkovskij (Suite dallo Schiaccianoci), Piazzolla, Sting e Bernstein (selezione da West Side Story), i quattro musicisti terranno a battesimo Ex qua mundo lux est orta (Fulgit Crucis), una "sacra conversazione" scritta appositamente per l’occasione da Marialuisa Balza e ispirata, nelle sue linee essenziali, alla pala cinquecentesca raffigurante una Madonna col Bambino in trono e Santi di Francesco Rizzo da Santacroce – pittore di formazione veneziana discepolo di Giovanni Bellini – collocata dietro l’altare maggiore.
Attraverso un vorticoso impiego di temi mariani, Balza – che insegna al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e ha scritto numerosi lavori di musica sacra, tra i quali la collettiva Missa pro terrae humilibus eseguita in San Pietro e dedicata a papa Francesco – ha dato voce ai vari personaggi che figurano nel dipinto (Maria, Gesù Bambino, i quattro santi attorno al trono, gli angeli, il puttino musicante in primo piano), intrecciando le linee strumentali in un susseguirsi di passaggi e citazioni, al cui centro svetta il Fulget Crucis tratto dall’inno dei vespri della settimana santa Vexilla regis.
Come scrive la stessa compositrice: "La Santa Croce trapela nella struttura del dipinto e, allo stesso modo, intesse la struttura del dialogo musicale. La Vergine reca nel mondo la luce (ex qua mundo lux est orta), come annuncia l’antifona Ave regina coelorum. Questa luce è Cristo, salvezza per gli uomini, salvezza che si realizza pienamente nel mistero della Santa Croce".