La montagna vista da Ignazio Nicoli
Trasferitosi in giovane età con la famiglia a Clusone, seguì corsi serali di disegno. Stabilitosi a Bergamo nel 1935, fu allievo di Francesco Domenighini alla Scuola d’arte “Andrea Fantoni”. Frequentò poi i corsi dell’Accademia Carrara sotto la guida di Achille Funi. Collaborò per diversi anni con Umberto Marigliani apprendendo da lui la tecnica dell’affresco antico. Completò la sua formazione partecipando ad un corso di grafica presso la Scuola Internazionale di Venezia. Allestì numerose mostre personali, alcune delle quali a Milano e nei Paesi Bassi. Si affermò in numerose manifestazioni d’arte e prese parte con sue opere ad innumerevoli collettive. Fu animatore instancabile della scuola di disegno di Gandino. Si prestò ad illustrare vari libri d’arte con disegni e acqueforti. Praticò spesso la grafica ispirandosi a diverse pagine della Bibbia e a suggestivi passi della “Gerusalemme Liberata”. Diede saggi della sua bravura anche nella pittura da cavalletto. Lasciò pregnanti interpretazioni nell’affrontare con impegno il genere sacro (a titolo di esempio si ricorda l’affresco della “Natività” da lui dipinto nel 1986 per la chiesa parrocchiale di Almenno San Bartolomeo). Sue opere si trovano in gallerie d’arte e in collezioni private in Italia e all’estero.