Amate sponde

17/03/23 21:00 - 23:00

Come in una lunga suite, il racconto cinematografico di un Paese, l’Italia, nella sua attuale fisionomia, in un film fatto di sole immagini e musica. Un Atlante domestico di meraviglie a volte incomprese e di luoghi conosciuti, amati e spesso smarriti. E di gente colta nel suo vivere in un territorio ad alta stratificazione, tra la grandezza ancora fruibile del passato e l’apparente stasi del presente. Un Paese segnato da forti disuguaglianze e ciò nonostante in continua trasformazione nella difficile corsa verso uno sviluppo sostenibile, problematicamente sospeso tra il vecchio e il nuovo e alla sempre più ardua ricerca di un equilibrio per salvaguardare il proprio èthos.

Amate sponde, il nuovo lavoro di Egidio Eronico, è un film di immagini e musica. Il ricordo non può che andare a Koyaanisqatsi, film sperimentale diretto nel 1982 da Godfrey Reggio. Anche il regista ne è consapevole ma in qualche modo ne prende le distanze: "Ho cercato di evitare tutti gli estetismi che, per quanto affascinanti, sono presenti in Koyaanisqatsi … [perché allora erano sperimentali mentre] oggi sono diventati linguaggio corrente".
Il suo modello invece è il cinema muto: "Ritengo che il cinema, il muto, negli anni Venti aveva già raggiunto il suo massimo espressivo".
"Quindi l’aspirazione, per quanto mi riguarda, era quella di riuscire a raccontare un paese come il nostro tornando però un po’ al cinema delle origini e quindi affidandomi unicamente alla forza espressiva delle immagini e in questo caso anche della musica e del suono che le accompagnano". Oltre a questo il regista parla anche di due modelli importanti da cui ha tratto aspirazione: "Mi sono rifatto alla lezione di Ejzenštejn che parlava di vedere la musica e di ascoltare le immagini. Forse anche una delle origini segrete del film Amate sponde sono alcune parole di Fellini nella prefazione alla pubblicazione della sceneggiatura de La voce della luna in cui diceva che il cinema italiano, me compreso ovviamente, non ha saputo o non sa raccontare l’Italia. Gli americani col loro cinema ci dicono tutto del loro paese, noi niente".

Cinema Conca Verde
via Mattioli 65
Bergamo (BG)
035.320828
Locandina
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