Com'è ancora umano lei, caro Fantozzi
Mi sono sempre chiesta legittimamente che nome avesse la signorina Silvani, alla quale Paolo Villaggio ha regalato eternità e che io ho contribuito a mantenere.
Allora, poiché quella signorina mi appartiene di diritto e poiché i personaggi non nascono casualmente ma raccontano, nascondendoli con l’ironia, i nostri segni, i nostri umori, le nostre inclinazioni, il nostro animo, allora la Silvani sono io!
Adesso provate a chiamare la Silvani con il mio nome. Anna Silvani. È perfetto.
Allora come Anna Silvani soltanto io posso, con il mio nome e col suo cognome, raccontare Paolo raccontando Ugo.
E leggeremo insieme il nostro incontro, il suo primo film, il mio divertente impatto con il cinema e via via vent’anni della nostra vita professionale a puntate, vent’anni di solitudine della Silvani che non aveva capito che Fantozzi fosse stato l’unico uomo ad averla veramente amata.
Anna Mazzamauro
