Teatro: La vedova allegra
"La vedova allegra“ è da sempre il primo e più importante titolo della storia dell’operetta.
Parigi, inizio del Novecento. All'Ambasciata del Pontevedro si sta svolgendo la festa per il compleanno dell'amato Sovrano. L'attenzione è però concentrata sull'arrivo della giovane, bella e ricca vedova del banchiere di Corte, Hanna Glavari, il cui fascino, unito all'immensa eredità, ha stregato molti nobili signori parigini.
Per salvare le casse del piccolo Stato, si deve procurare un marito pontevedrino alla ricca ereditiera, e il fatto che l’aspirante a tale compito sia proprio Danilo, un uomo di vita, non semplifica certo il piano dei diplomatici pontevedrini.
LA COMPAGNIA
Innovazione nella tradizione è la filosofia incarnata dalla Compagnia Teatro Musica Novecento.
Innovazione nel rendere ancor più brillante e coinvolgente il copione, affidandosi ad un agguerrito cast di giovani ma esperti attori, fra i quali svetta l’irresistibile verve di Alessandro Brachetti (che firma anche la regia), nei panni del cancelliere Niegus. Innovative anche le coreografie dell’affiatato corpo di Ballo Novecento.
Tradizione nel perseguire ostinatamente la componente lirica del genere. La Compagnia è infatti l’unica nel panorama nazionale ad esibirsi sempre ed esclusivamente con l’orchestra dal vivo.
Molta attenzione è posta anche alle voci, di assoluto valore.
Sontuoso l’allestimento di scene e costumi, firmati da Artemio Cabassi, grande specialista del genere, maestro dell’opulenza e del buon gusto.
