GLI ASSI DEL VOLANTE

Angelo Zanella nasce a Lovere nel 1960 , inizia a dipingere da giovanissimo e si perfeziona e matura frequentando con entusiasmo l’Accademia di Brera ottenendo il diploma nel 1983.

Sono gli anni della sua prima fase artistica dedicata all’informale che gli consentirà di frequentare, apprezzato, varie gallerie italiane e francesi dividendosi tra il suo studio a Bergamo e quello di Parigi. Presto però il suo carattere lo porta lontano da quel mondo di successo e Zanella lascia Parigi, torna stabilmente in Italia e cambia totalmente stile abbandonando l’informale. Nel suo studio sul lago tra Bergamo e Brescia i soggetti dei suoi quadri sono ora quelli della natura: sono i boschi, il fiume e sono soprattutto gli animali. Scimpanzé, zebre, rinoceronti, elefanti ma anche galline e capre, ritratti sempre con grande realismo. Nello stesso tempo, e quasi in contrapposizione, si dedica a dei soggetti completamente diversi fatti di ferro, ruote, ali e motori. Sono vecchi treni a vapore, aerei del periodo delle due guerre mondiali e soprattutto le auto delle mitiche corse che hanno fatto la storia dell’automobilismo, raccontate all’artista dal nonno bersagliere nella Grande Guerra e appassionato di meccanica.

In queste opere c’è tutta la passione dell’artista per le corse su strada,  per i piloti di quel tempo considerati oggi degli eroi, e soprattutto per Tazio Nuvolari, pilota che per l’artista rappresenta l’essenza della velocità, delle corse e del coraggio.

I dipinti sono oli intensi, caratterizzati dal bianco e nero, nei quali è costante la ricerca dell’attimo, del momento cruciale, con l’obiettivo di cogliere le auto in fermi immagine dove i piloti sembrano sospesi in un istante senza tempo mentre il paesaggio, la strada, sfreccia a velocità folle sullo sfondo dell’azione sospesa. Guardando queste opere è come se l’immagine ci arrivasse da dei ricordi lontani e questo l’artista lo realizza mettendo a fuoco in modo meticoloso i dettagli delle auto e dei piloti in primo piano e lasciando invece lo sfondo del dipinto sfumato, realizzandolo con pennellate veloci, libere e spontanee in una dimensione quasi informale (e qui ritorna evidente la sua prima e giovanile produzione artistica). Senza particolari dettagli o riferimenti precisi nel paesaggio, effetto della velocità e dell’azione, solo l’auto ed il suo pilota risaltano nitidi, protagonisti  dei tempi che diedero vita al mondo delle corse che continua ad appassionare oggi come ieri.

 

 

Inaugurazione:  sabato 27 maggio dalle ore 17

Orari : Lun - Sab: 10 – 12.30 / 16 – 19