Zakhor: i confini
Zakhor: i confini Memorie di storie migranti Liberamente tratto dal libro Io sono confine, di Shahram Khosravi Regia Giuseppa Silicati 17 giugno 2023 ore 21
Zakhor in ebraico significa – ricorda. E’ l’ultima parola che l’autore del libro “Io sono confine” (Shahram Khosravi ed. Elèuthera, 2019) utilizza per indicare la memoria, mai da perdere, di tutti coloro che sono stati costretti a “essere confine”.
Il gruppo teatrale bovisateatro ha conosciuto l’autore, un antropologo iraniano che ora abita in Svezia e che ha scritto un saggio per spiegare le molteplici interpretazioni del concetto di confine, privilegiando le storie dei migranti incontrati durante il proprio viaggio di migrazione dall’Iran alla Svezia.
Sono così le storie, nell’incontro e nei rituali, che possono ridare un senso a quanto avviene durante le migrazioni. Essenziali e simbolici gli elementi di scena a mostrare confini, prigioni, frontiere e muri. I personaggi vogliono rappresentare tutti i migranti, i soldati, le vittime, i rifugiati, i disperati, i trafficanti di uomini, i bravi o i cattivi cittadini che si incontrano sulle soglie e sulle rotte delle migrazioni.
Con
Aldo Sachero
Cinzia Sammito
Franco Bastari
Aiuto regia: Lorenzo Ravelli
Costumi e oggetti di scena: Giancarla Venturelli
Giuseppa Silicati
Lorenzo Ravelli
Nicola Tedone
Audio e luci: Francesco Mariani, Lorenzo Ravelli, Paolo de Giuli, Ubaldo Mancina
www.bovisateatro.com
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Ingresso libero