Colere Must
Due tracciati definiti, di differente lunghezza e dislivello, uno classificabile come gara Ultratrail e l’altro come Trail di media lunghezza, che andranno a toccare alcuni punti iconici come i centri di Dezzo e Bueggio, i più colpiti dalla tragedia, oltre ai resti della diga e il Santuario della Madonnina di Colere, distrutto dalle acque, ma prontamente riedificato dagli abitanti. La gara più lunga, da 47 chilometri, toccherà Azzone (con la frazione di Dezzo di Scalve), Schilpario e il rifugio Tagliaferri, il Passo Belviso, la Diga del Gleno, Bueggio, Teveno, Polzone e rifugio Albani. Il trail da 24 chilometri invece, più alla portata di tutti, con partenza da Schilpario passerà da Vilmaggiore, Diga del Gleno, Bueggio e Teveno. Partenza Dezzo di Scalve alle 7.15 e partenza Schilpario alle 9.30.
Nell'anno del centenario del Disastro del Gleno, vengono organizzati oltre cinquanta appuntamenti tra incontri, concerti, mostre, momenti sportivi, presentazioni letterarie e spettacoli teatrali, in ricordo di quanto accadde il 1° dicembre 1923. Una parte della diga realizzata qualche anno prima, crolla e quasi 6.000.000 di metri cubi d’acqua si riversano nella vallata sottostante, provocando 359 vittime oltre a danni incalcolabili. Il termine Disastro, oggi, ricorre in tutti i racconti della comunità scalvina e camuna, per questo motivo la parola Disastro compare nel logo che accompagnerà tutte le iniziative del 2023, sviluppate dal comitato Centenario Disastro Diga del Gleno. In unione agli eventi, un progetto di ricerca dell'Università degli studi di Bergamo, una collaborazione con l'Istituto Comprensivo Vilminore di Scalve e la canzone “Viene giù il Gleno” di Giorgio Cordini.