DIALO_RING
a cura di Ariella Vidach AiEP
A partire dall’osservazione sulla permeabilità del corpo e della mente rispetto ai media, con un riferimento particolare allo smartphone, nasce DIALO_ring, un nuovo format performativo e strumento di indagine sociale che si inserisce in contesti formali e strutturati – come le biblioteche - per proporre un modo diverso, artistico e informale di presentare, discutere, confrontarsi e risolvere posizioni, pregiudizi, stereotipi, conflitti e criticità quotidiane e extra-ordinarie.
Il format prevede la convocazione di una “assemblea” in cui i partecipanti utilizzano il proprio smartphone per inviare testi – proiettati su tutte le pareti dello spazio che li accoglie - che parlano delle loro vite, famiglie, lavoro, società, cultura e divertimento.
Una danzatrice, un musicista, una coreografa e un videoartista condurranno attraverso una serie di domande e improvvisazioni verso uno sviluppo determinato dal tono, dal carattere e dal clima creato dai messaggi inviati in risposta alle domande, sollecitazioni e provocazioni.
Il lavoro di ricerca e sperimentazione di DIALO_ring si concentra sul ruolo dello smartphone nell’era dell’infocrazia e delle smart cities e sulla sua funzione nodale, di concentrazione e diramazione di una quantità importante di dati e di funzioni.In questo caso il dispositivo tecnologico diviene una grande “memoria in tempo reale” condivisa ed estesa che permette alle narrazioni personali di essere conservate, visualizzate e condivise, ovvero proiettate e visibili a tutti anche se in forma “parzialmente” anonima.
Collegandosi ad un sito con un link che verrà indicato a inizio performance, gli spettatori nel corso dell’evento stesso potranno accedere a informazioni per conoscere i racconti, le esperienze, i frammenti di vita, i dati personali, i suoni e le immagini dei performer e della produzione e per poter partecipare attivamente interagendo con tutti gli elementi audiovisivi della performance.
Lo smartphone diventa strumento di condivisione che crea un sistema di relazioni tra spettatori e i performer che permette di costruire un ambiente sensibile delineato nei tratti e nei contenuti, attraverso l’elaborazione delle scelte prese dalla collettività e dagli artisti stessi. Nel corso dell’evento è possibile stabilire un sistema di relazioni tra gli spettatori che, attraverso i testi che scorrono sul display del loro cellulare e sulle pareti, possono dialogare tra loro e con la regia.
La sfera intima e privata diventa pubblica. I luoghi dell'azione si moltiplicano e si dislocano negli spazi di fruizione tramite una piattaforma sia fisica che on line.
Ingresso libero sino ad esaurimento posti