Alla scoperta del grand hotel
Le porte del Grand Hotel di San Pellegrino Terme si apriranno ai visitatori, che solo su prenotazione potranno ammirare gli affreschi in stile liberty di inizio secolo e anche quelli degli anni venti in stile art déco del primo piano.
Nel 1902, la Società Grandi Alberghi commissionò all'architetto milanese Romolo Squadrelli la progettazione del Grand Hotel in stile Art Nouveau, in collaborazione con l'ingegnere Luigi Mazzocchi. I due geniali progettisti concepirono un edificio monumentale che richiamava i prestigiosi alberghi europei del XIX secolo. La costruzione si distingueva per l'utilizzo di materiali pregiati, come il marmo di Carrara, le pareti affrescate e le decorazioni esterne riccamente adornate da putti, festoni e dettagli zoomorfi. Nel 1905, l'hotel fu completato e inaugurato sotto l'egida della regina Margherita, che lo definì uno dei più splendidi alberghi dell'epoca. Nel 1929, subì importanti modifiche alle decorazioni interne, in linea con lo stile Art Déco dell'epoca. Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'edificio fu utilizzato come ospedale militare. Nel 1979, a seguito di molteplici cambiamenti di gestione, l'hotel chiuse i battenti.
Nel 1992, a causa dei costi insostenibili per il mantenimento della struttura, i proprietari organizzarono un'asta per finanziare la ristrutturazione del tetto. Tutti i mobili originali del 1905 furono venduti, ad eccezione dei lampadari che godettero di tutela da parte della sovrintendenza. Nel 2008, fu avviato un primo intervento di restauro, con la ristrutturazione della facciata principale, che fu completato nel 2010. Nel 2009, una parte del giardino fu trasformata in parco giochi.Nel 2016, fu avviato un secondo intervento di ristrutturazione, finalizzato all'adeguamento funzionale del piano terra e del piano rialzato per un utilizzo alberghiero. L'intervento prevede il recupero delle originali decorazioni del 1905, il restauro dei lampadari e la completa ricostruzione delle cucine.