Pegher Fest
PROGRAMMA
Venerdì 7 ottobre
21 – Concerto di Ayahuasca Rock Band
In cucina – Pane e strinù, hamburger, pane e salame, patatine fritte
Servizio bar
Sabato 8 ottobre
18 – S. Messa presso la Chiesa Parrocchiale di Bratto
19 – Servizio cucina per piatti da asporto
19:15 – Apertura servizi ristorazione
21 – Serata danzante con Orchestra Vela Bianca
Durante tutta la serata giochi a premi ed intrattenimento.
Domenica 9 ottobre
11 – Sfilata delle pecore: "Festa di compleanno 150°: tanti auguri a beeeh..."
12 – Servizio cucina per piatti da asporto
12:15 – Apertura servizi ristorazione
14 – Tombola con ricchi premi
15 – Animazione e giochi per bambini
16 – Merenda per i più piccini
18 – S. Messa presso la tensostruttura della festa
19 – Apertura servizi ristorazione
19:30 – Tradizionale vendita all'incanto
20:45 – Musica ed intrattenimento con Thundergame
MENÙ
Cena di sabato 8
– Casoncelli nostrani alla bergamasca
– Trippa
– Capù con polenta
– Stracotto d'asino con polenta
– Costolette d'agnello
– Castradina (prosciutto d'agnello) cruda o alla piastra
– Castradina alla piastra con polenta strinù con polenta o pane
E ancora: formaggi locali, patatine fritte e torte
Pranzo di domenica 9
– Foiade con ragù di cervo agnello arrosto con polenta
– Galletto allo spiedo
– Strinù con polenta o pane
– Castradina (prosciutto d'agnello) cruda o alla piastra
E ancora: formaggi locali, patatine fritte e torte
Cena di domenica 9
– Pizzoccheri
– Castradina (prosciutto d'agnello) cruda o alla piastra
– Strinù con polenta
– Costine di maiale al forno
E ancora: formaggi locali, patatine fritte e torte
PEGHER FEST
Nel lontano 1992 a fronte di una provocatoria proposta fatta dall'allora Parroco don Leone in modo occasionale ad un gruppo di brattesi in merito all'organizzazione di una festa "in famiglia" balzò alla mente quel nome che i vicini di Dorga e di Castione proferivano spesso con ironia: "pégher de Brat!" Ed allora ecco l'intuizione di fare la festa dei pégher: la pégherfest.
La proposta suscitò perplessità quasi da istintivo rifiuto da parte di alcuni, stupore da parte di altri, curiosità da parte di altri ancora: Pégherfest. Si rischiava un'ulteriore irrisione nei nostri confronti; va bene sopportarla, ma andarcela a cercare di nostra iniziativa poteva sembrare eccessivo. Gli abitanti di Bratto portano in effetti questo soprannome di paese da secoli, da quando si sono dedicati per la loro sopravvivenza soprattutto alla pastorizia, con transumanze tra il monte e la pianura bresciana.
Presto abbiamo concordato fosse cosa intelligente, e quindi in controtendenza alle provocazioni, la proposta della pégherfest. Il tempo e la pazienza per attenuare la perplessità iniziale soprattutto di alcuni anziani, che per tanto tempo si erano visti sbeffeggiare con un tal nomignolo e l'aver messo mano con entusiasmo e sana ironia alla iniziativa ha giovato presto a trovare o far diventare tutti concordi. E così pégherfest poteva essere e così è stata da quel lontano 1992. Con la disponibilità di volontari del gruppo 'storico' e di volti nuovi di anno in anno; con mezzi inizialmente "poveri" e poi sempre più adeguati; con la partecipazione magari un po' timida all'inizio, come è giusto che sia per noi gente di montagna, e poi via via cresciuta per la numerosa e vivace presenza degli abitanti del paese; con l'allargamento gradito anche a gente di altri paesi. Contenti tutti di condividere i giorni di festa e la letizia del trovarsi.
Per una ormai generale consapevolezza che i pégher dè Bràt, pur mantenendo ora quasi con orgoglio e sorridendo il loro soprannome, sono però tutt'altro che senza fantasia e iniziativa. I decenni lo hanno dimostrato. In questa come in mille altre occasioni.