Quadri come luoghi
Dal 22 settembre al 29 ottobre, in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, apre al pubblico Quadri come luoghi, una speciale mostra promossa dall’associazione Pianura da Scoprire, a cura di Davide Ferri, in collaborazione con Barbara Meneghel e con il coordinamento di Miral Rivalta. La mostra include il lavoro di circa venti artisti ed è strutturata in cinque spazi, diversi per storia e caratteristiche e non usualmente destinati alle mostre d’arte, configurando un itinerario in alcune esperienze della pittura italiana. Il progetto si sviluppa attorno al dialogo tra le opere e la specificità degli spazi nei quali sono esposte e a una serie di suggestioni sottese all’idea di “quadro come luogo” oppure di “quadro in quanto luogo”. L’idea di “quadro come luogo” rinvia alla capacità del dipinto di espandere il suo spazio energetico per riconfigurare il luogo nel quale è collocato - così potrebbero esserci in mostra alcuni lavori installativi, dove i dipinti si discostano dal muro per stabilire una diversa relazione con lo spazio; o ancora, al contrario, l’idea di quadro come luogo rimanda alla capacità del dipinto di porsi come luogo a se stante, spazio di rappresentazione organicamente autonomo; determinato, in quanto entità separata, a resistere alle sollecitazioni del luogo nel quale è collocato. La mostra si svolge in cinque sedi, principalmente dimore e palazzi storici pubblici e privati e chiese di altrettanti paesi delle province di Brescia e Bergamo. A Torre Pallavicina (BG) la sede espositiva è Palazzo Oldofredi Tadini Botti (insieme alla piccola cappella annessa alla proprietà), dimora estiva degli Sforza realizzata nel ‘500, con pareti affrescate e soffitti a cassettoni lignei e a carena; a Mornico al Serio (BG) la sede ospitante è una cascina del ‘300 (Cascina Castello), luogo utilizzato anche da Ermanno Olmi per le riprese del film L'albero degli zoccoli; nel comune di Calcio (BG), la mostra si sviluppa all’interno della Chiesa di San Vito, proprietà del comune e annessa ad un cimitero, utilizzata per la prima volta come spazio espositivo; a Capriolo (BS), la mostra trova spazio in un palazzo privato quattrocentesco recentemente restaurato; infine, a Ospitaletto (BS), il progetto espositivo occupa alcuni spazi di Villa Presti, immobile storico risalente agli anni Venti del Novecento.
Dal 22 settembre al 29 ottobre, in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, apre al pubblico Quadri come luoghi, una speciale mostra promossa dall’associazione Pianura da Scoprire, a cura di Davide Ferri, in collaborazione con Barbara Meneghel e con il coordinamento di Miral Rivalta.
La mostra include il lavoro di circa venti artisti ed è strutturata in cinque spazi, diversi per storia e caratteristiche e non usualmente destinati alle mostre d’arte, configurando un itinerario in alcune esperienze della pittura italiana. Il progetto si sviluppa attorno al dialogo tra le opere e la specificità degli spazi nei quali sono esposte e a una serie di suggestioni sottese all’idea di “quadro come luogo” oppure di “quadro in quanto luogo”. L’idea di “quadro come luogo” rinvia alla capacità del dipinto di espandere il suo spazio energetico per riconfigurare il luogo nel quale è collocato - così potrebbero esserci in mostra alcuni lavori installativi, dove i dipinti si discostano dal muro per stabilire una diversa relazione con lo spazio; o ancora, al contrario, l’idea di quadro come luogo rimanda alla capacità del dipinto di porsi come luogo a se stante, spazio di rappresentazione organicamente autonomo; determinato, in quanto entità separata, a resistere alle sollecitazioni del luogo nel quale è collocato. La mostra si svolge in cinque sedi, principalmente dimore e palazzi storici pubblici e privati e chiese di altrettanti paesi delle province di Brescia e Bergamo.
A Torre Pallavicina (BG) la sede espositiva è Palazzo Oldofredi Tadini Botti (insieme alla piccola cappella annessa alla proprietà), dimora estiva degli Sforza realizzata nel ‘500, con pareti affrescate e soffitti a cassettoni lignei e a carena; a Mornico al Serio (BG) la sede ospitante è una cascina del ‘300 (Cascina Castello), luogo utilizzato anche da Ermanno Olmi per le riprese del film L'albero degli zoccoli; nel comune di Calcio (BG), la mostra si sviluppa all’interno della Chiesa di San Vito, proprietà del comune e annessa ad un cimitero, utilizzata per la prima volta come spazio espositivo; a Capriolo (BS), la mostra trova spazio in un palazzo privato quattrocentesco recentemente restaurato; infine, a Ospitaletto (BS), il progetto espositivo occupa alcuni spazi di Villa Presti, immobile storico risalente agli anni Venti del Novecento.