Quadri come luoghi
La mostra "Quadri come luoghi", a cura di Davide Ferri, in collaborazione con Barbara Meneghel e con il coordinamento di Miral Rivalta, apre le sue porte. In mostra sono presenti molti dipinti identificabili come paesaggi, ma anche luoghi astratti, senza referenti al di fuori del dipinto. Affiora, ad esempio, il modo in cui diversi pittori realizzano le loro immagini senza un progetto definito, ma a partire dalla costruzione di un luogo interno al dipinto (di strati, macchie, semplici campiture e liberi segni sulla superficie) da cui, prima o poi, finiscono per germinare le figure. L’idea di “quadro come luogo”, inoltre, rinvia alla capacità del dipinto di espandere il suo spazio energetico per riconfigurare lo spazio nel quale è collocato – così ci saranno in mostra anche alcuni lavori installativi, dove i dipinti si discostano dal muro per stabilire una diversa relazione con l’ambiente; o ancora, l’idea di quadro come luogo rimanda all’attitudine del dipinto di porsi come dimensione a se stante, spazio di rappresentazione organicamente autonomo e determinato, in quanto entità separata, a resistere alle sollecitazioni del contesto nel quale è collocato.
La dimensione del luogo, infine, rinvia anche alla capacità del quadro di disegnare attorno a sé uno spazio di pertinenza che rievoca e rilancia perpetuamente la gamma di gesti e azioni (sul dipinto e attorno al dipinto) che l’autore ha compiuto per realizzarlo; uno spazio che viene consegnato allo spettatore come territorio di movimenti e traiettorie dello sguardo sull’opera e attorno all’opera.
La mostra si svolge in cinque sedi, principalmente dimore e palazzi storici pubblici e privati e chiese di altrettanti paesi delle province di Brescia e Bergamo, congiunte capitali italiane della cultura per l’anno in corso. A Torre Pallavicina (BG) la sede espositiva è Palazzo Oldofredi Tadini Botti (insieme alla piccola cappella annessa alla proprietà), dimora estiva degli Sforza realizzata nel ‘500, con pareti affrescate e soffitti a cassettoni lignei e a carena.
Orari delle visite: sabato e domenica dalle 15 alle 18.