Confessioni di un malandrino
Angelo Branduardi (Cuggiono, 1950), Cantante, compositore e violinista italiano è uno dei marchi doc della musica italiana. Con le sue ballate medievali e i suoi testi aulici, infatti, il musicista lombardo è l’indiscusso “menestrello” del nostro cantautorato. Ha debuttato come autore nel 1974 con l'album Angelo Branduardi.
Nella sua lunga carriera, è riuscito a trapiantare nella canzone italiana la sua predilezione per il fiabesco, che attinge dal repertorio delle leggende popolari, soprattutto francesi, ma anche tedesche, inglesi, irlandesi, ebraiche. Confermando la vocazione all'incontro con culture differenti, utilizza per i suoi testi anche altre lingue, oltre all'italiano moderno e antico, e diversi suoi album vengono pubblicati anche in versioni inglesi, francesi, spagnole.
Negli anni Ottanta ha composto le colonne sonore dei film State buoni se potete (1983), Momo (1987) e Secondo Ponzio Pilato (1988, film per la televisione). Degli stessi anni sono gli album Branduardi canta Yeats (1985, su liriche del poeta irlandese), Pane e rose (1988).
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Molte Fedi sotto lo Stesso Cielo presente il tema di quest'anno: "Appassionati al presente" si focalizza nel mutevole mondo vitale nel quale siamo inseriti, del quale siamo attori e simultaneamente custodi. Spesso abbiamo la percezione che tutto stia volgendo alla distruzione: il cambiamento climatico, le disuguaglianze crescenti, l’erosione della partecipazione, lo sviluppo economico a corrente alternata nei paesi del mondo, le guerre che imperversano e irrigidiscono i rapporti internazionali.
Ma nonostante ciò, probabilmente occorre semplicemente tornare ad appassionarci al presente, a ciò che abbiamo fragilmente tra le mani, e investire su ciò che ancora nemmeno immaginiamo. Se è vero che non tutto è sotto il nostro controllo, è anche vero che possiamo renderci docili alle metamorfosi, ma dobbiamo anche avere il coraggio di fidarci, e nella fiducia agire. Non una rivalsa, non una conquista, forse una responsabilità leggera sentita come collettiva.