Sulle orme di Renzo e Promenades
Riprendono dal 5 ottobre fino al 23 novembre, con il contributo di Regione Lombardia e la stretta collaborazione della Libreria Feltrinelli di Como, gli incontri (13) del ciclo Aspettando Parolario organizzati dalla Associazione Culturale Parolario che da 23 anni organizza l’omonimo Festival tra Como e Cernobbio.
La rassegna ha lo scopo di tenere viva l’attenzione sul libro e la lettura, avvicinando anche nuovi lettori, attraverso incontri con scrittori.
Questa edizione è molto ricca e articolata in quanto a temi affrontati, ad autori invitati, alle collaborazioni nuove e riconfermate e soprattutto ai diversi luoghi dove si svolgeranno gli incontri: tra Como, Cernobbio e Chiasso (Libreria Feltrinelli, Villa Bernasconi, Hotel Villa Flori, Foyer del Teatro Sociale, Spazio Officina Chiasso).
Le collaborazioni: Archivio Cesare Cattaneo, Ordine Architetti di Como, Enpa Como, Villa Bernasconi-Cernobbio, Hotel Villa Flori, Teatro Sociale Aslico, Max Museo.
Mercoledì 22 novembre 2023
Ore 18.00
Sulle orme di Renzo e Promenades - Carlo Linati
In collaborazione con Archivio Cattaneo
Presenta Alberto Longatti
Sulle orme di Renzo
Come ogni vero signore lombardo, egli univa all’amore un po’ esclusivo della sua terra un’intelligente curiosità di popoli e paesi lontani. In lui scrittore, tale curiosità era anche passione e alimento di cultura, e quindi nuova ricchezza per la sua arte. Questa ha il suo segno più sicuro nelle prose cui fa da centro, per così dire, Sulle orme di Renzo: e la sua fisionomia di letterato sono esse che più nettamente la danno; ma per comprendere tutto questo amore, che sta nel nostro tempo con caratteri personali, senza pronunciate e impegntive aderenze a particolari gruppi (degli «strapaesani», egli semmai è stato un precursone), non si devono trascurare i suoi molti studi e le sue traduzioni dall’inglese, i saggi numerosi sugli scrittori di quella letteratura. (Elena Di Raddo)
Promenades
“Son vissuto e ho giubilato anch’io per la prosa bella, ma ora francamente, dopo l’indigestione dannunziana, la prosa bella non mi va più… ” Carlo Linati, Corriere Padano del 2 agosto 1942
L’andar lento per Carlo Linati è stato a lungo un fermo proposito di preparare lo sguardo al recepire la realtà come si presentava durante le sue scorribande, un modo ideale per raccontare ciò che vedeva senza tralasciare nulla che si prestasse a riversarsi senza intoppi nella pagina. Un modo ideale per mantenere la freschezza delle sensazioni e preservarle dall’artificio letterario, un filtro di depurazione, una specie di marchio di fabbrica. A piedi, magari mantenendo fede al detto latino lento pedepulsandatellus, o meglio in bicicletta, giusto per percorrere le distanze in un tempo ragionevolmente breve. (Alberto Longatti)