Chiaroscuro

27/11/23 21:00 - 22:30

“Il 29 novembre 1612 Artemisia, poco dopo la conclusione infelice del processo, in cui risultò aver ragione ma per cui Agostino Tassi non scontò nessuna pena, si sposò con Pierantonio Stiattesi, un pittore di modesta fama. Seguì il marito a Firenze riuscendo così a lasciare il padre opprimente e il passato doloroso. Artemisia Gentileschi trovò successo a Firenze, città che stava passando un periodo di fervente attività artistica, grazie alla politica illuminata di Cosimo II. Entrò nella sua cerchia e creò una fitta rete di relazioni e scambi. Tra i suoi amici fiorentini c’erano le personalità più eminenti del tempo, come Galileo Galilei e Michelangelo Buonarroti il giovane, nipote del celebre artista. I suoi meriti vennero finalmente riconosciuti e venne anche ammessa alla prestigiosa Accademia delle arti del disegno di Firenze il 19 luglio 1616, diventando la prima donna a godere di tale privilegio”.

Partiremo da qui per raccontare attraverso la voce di cinque interpreti femminili la tanto drammatica vita di questa artista straordinaria. Un lavoro che ci permetterà attraverso le tappe del famoso processo per Stupro ad Agostino Tassi, di entrare nei chiaro scuri della vita di Artemisia. Ho trovato da subito affascinante la sfida che fossero solo voci femminili a raccontare una storia come quella della grande Pittrice, che fossero in più voci capaci attraverso il canto di evocare situazioni e stati d’animo. Ecco che allora mi sono immaginato una sorta di sala studio, di redazione radiofonica dove le voci e i suoni sanno raccontare storie. Un lavoro in cui le cinque interpreti diventeranno tutte i personaggi, ma soprattutto si caricheranno ciascuna i panni della Gentileschi diventando sempre di più un coro di voci femminili capace di raccontarci con il canto il pensiero e i sentimenti di Artemisia.

Le cinque protagoniste della Compagnia Piccolo Canto danno corpo e voce ad Artemisia, ai suoi dipinti e a tutte le figure che l’hanno circondata, ammirata, umiliata, amata, offesa, dileggiata. Particolare attenzione viene data al mondo sonoro, affidato a suoni polifonici e canti a cappella che si fondono perfettamente con il testo. Inoltre la drammaturgia contemporanea originale integra testi scritti nel Seicento per mano della stessa Artemisia con alcuni atti processuali riguardanti la sua vicenda. Questa alternanza e commistione tra storia e contemporaneità restituisce un affresco fatto di luci ed ombre, come in ogni dipinto di Artemisia, dove è condensata in una manciata di centimetri tutta la complessità della natura umana. Perché ‘nulla esiste nella vita che l’arte non abbia già segnato’.

di Gaetano Colella
regia Andrea Chiodi
con Francesca Cecala, Miriam Gotti, Barbara Menegardo, Ilaria Pezzera, Swewa Schneider
composizione canti, drammaturgia sonora Miriam Gotti
costumi Ilaria Ariemme
realizzazione costumi Margherita Platè
organizzazione Chiara Bettinelli, Federica Falgari
luci Andrea Ghidini
suoni Dario Filippi
fotografie Federico Buscarino
regia Andrea Chiodi

Un progetto di Compagnia Piccolo Canto in collaborazione con Associazione Inatto
Realizzato con il contributo di LIFE IS LIVE un progetto di Smart Italia con Fondazione Cariplo
Realizzato con i fondi Otto per Mille Valdese

Foto di Federico Buscarino

Auditorium Piazza Libertà
Bergamo (BG)
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