L'incanto della natura
Sabato 2 dicembre, alle ore 17,30, presso la sede dell’Adafa, in via Palestro 32, s’inaugura la nuova mostra personale del soresinese Roberto Dellanoce dal titolo “L’incanto della natura”. In esposizione oltre trenta dipinti recenti. Il pittore ha frequentato a Castelleone la Scuola di Pittura col maestro G. Antonini.
La prima personale risale al 1983, nelle sale del Comune di Soresina, a cui ha fatto seguito un’intensa attività produttiva ed espositiva. Per la sua attività culturale gli sono stati conferiti importanti riconoscimenti fra cui quello, nel 2018, di “Soresinese dell’anno”.
È stato coordinatore delle “Sale mostre del Podestà” del Comune di Soresina e ideatore del progetto del 150° Anniversario dell‘Unità d’Italia per la cittadina dove risiede, in cui ha curato mostre, copertine di volumi e cataloghi, scenografie, oltre a laboratori dedicati alla creatività indirizzati ai più piccoli e ad ha realizzato progetti a sfondo umanitario e benefico. «In questa occasione – spiega il curatore dell’esposizione, Simone Fappanni, Dellanoce ha voluto presentare una scelta di lavori suddivisi in tre tematiche estremamente correlate fra loro: il paesaggio, a cominciare da quello padano, in cui spicca una natura rigogliosa resa con tinte calde e vibranti, spesso contrassegnate da atmosfere raccolte su cui soffermarsi a lungo, brani naturamortisti, resi secondo un inappuntabile senso del colore e dell’insieme che è in grado di valorizzare ogni elemento vegetale come “dono della natura”, e le cascine.
Quest’ultimo è un soggetto che Roberto ama particolarmente. Svolge, infatti, costanti ricerche sulle antiche abitazioni rurali delle nostre terre, e di quelle del Soresinese in particolare, per tenere viva la memoria di un tempo che solo apparentemente è lontanissimo da quello contemporaneo. Ecco allora che muri sberciati, finestre divelte, aie abbandonate, diventano soltanto alcuni degli elementi per evocare un universo che profuma d’antico e contribuisce a renderne sempre vivo il ricordo. La cascina, infatti, diventa, nella pittura di Dellanoce, l’emblema delle nostre radici, del mondo da cui discendiamo. Ma è anche un monito, davvero accorato, al rispetto, per quegli edifici, molti dei quali versano in precarie condizioni, anche se non mancano virtuosi esempi di recupero».
La mostra si può visitare gratuitamente fino al 17 dicembre, da martedì a domenica dalle ore 17,00 alle 19,00.