La Natività nei libri antichi della Biblioteca Queriniana
“Troverete un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia” (Luca 2,12)
In mostra codici miniati dal XIII al XV secolo che ci raccontano la raffigurazione della natività di Cristo, secondo tre declinazioni, tra loro autonome ma complementari: la Natività vera e propria, la Vergine adorante e L'Epifania. Si tratta di miniature molto diverse, per impostazione, scelte stilistiche, modelli culturali e religiosi di riferimento. Su tutte le immagini del Natale aleggia il sentimento di tenerezza materna. Il tema trae ispirazione dai Vangeli di Matteo e Luca, dai Vangeli apocrifi e dalla Leggenda Aurea. Alle origini il centro della scena è la Vergine, spesso nelle immagini più antiche raffigurata distesa come una puerpera, adagiata su di un fianco e rivestita di un manto prezioso. Nel XIV secolo il punto focale passa da Maria a Gesù bambino rappresentato anche da solo, spesso con le fattezze di un adulto in miniatura, che benedice con la mano destra e stringe nella mano sinistra il libro dei Vangeli. Infine un tema a sé stante è l’adorazione dei Re Magi, che conosce nel tempo una complessa evoluzione iconografica. Il numero dei Magi non si trova nel Vangelo di Matteo, ma verrà indicato nel V secolo negli scritti di Leone Magno, e sappiamo che verranno definiti Re soltanto nell’ XI secolo in ambito patristico.
Biblioteca Queriniana, via Mazzini 1.