“Alle porte del cielo”
Dal 17 marzo al 14 aprile la Chiesa dell’Immacolata in prossimità del Primo Arco della via Sacra del Sacro Monte di Varese ospiterà il programma “Alle porte del cielo”, con opere di Marianna Iozzino a cura di Carla Tocchetti in collaborazione con la Parrocchia di Santa Maria del Monte. Si tratta di un ciclo dedicato a crocifissione e deposizione, particolarmente significativo nel periodo pasquale, allestito nel prezioso oratorio dedicato all’Immacolata Concezione costruito nei primi anni del 1600 dal cappuccino padre Aguggiari agli inizi del progetto del Viale delle Cappelle.
Classe 1988, la varesina Marianna Iozzino ha conseguito la laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano. Numerose e di rilievo le collettive e le residenze d’artista a cui è stata invitata, in Italia e all’estero, (Spazio Oberdan a Milano, Fondazione Macconi a Chiasso, Castello Aragonese a Ischia NA, Palazzo della Racchetta a Ferrara, Villa Greppi a Monticello Brianza MI). Nel giugno 2021 partecipa alla collettiva “Artefici Del Nostro Tempo”, presso la Fondazione Bevilacqua La Masa in Piazza San Marco a Venezia organizzata dal Comune di Venezia in concomitanza della Biennale di Architettura 2021. Tra le personali si ricordano “Le Spezzate” presso l’Atelier Zenith di Mendrisio (Svizzera) e “Inquiete anatomie” alla Piccola Galleria del Disegno di Cuvio (VA).
«In passato il divino era un tema costante, il fine a cui giungere – afferma la giovane artista –. Lo studio e la pratica quotidiana della pittura mi hanno portato inevitabilmente a confrontarmi con i grandi maestri e i grandi 11ndoanaiga temi che hanno nutrito l’arte nei secoli. Mi è spesso capitato, lavorando nelle chiese, di rendermi conto di quanto puntassero in alto gli antichi, quando lo scopo della loro rappresentazione altro non era che Dio. Adesso noi artisti abbiamo la libertà di scegliere, ma qualcosa ci spinge sempre verso le sacre rappresentazioni, che ritornano sotto altre forme, mutate, ma con gli stessi intenti di elevare lo spirito e trasportarci oltre noi stessi, come è in fondo l’obiettivo stesso della pittura. Negli ultimi anni, è stato per me naturale confrontarmi soprattutto con i due temi della Crocifissione e della Deposizione, temi in cui sono i corpi degli uomini ai piedi e sulla croce a creare il movimento e il pathos che reggono il fulcro del simbolo della cristianità. Nei miei quadri non c’è la croce, risulta dissolta nei colori, ma i corpi hanno mille forme, non hanno più i vestiti e le fattezze del passato, ma reggono la contemporaneità e tutto ciò che ne comporta. È importante che siano qui, ai piedi del Sacro Monte, all’inizio del cammino della Fede, informi nel segno pittorico, ma pronti a trasformarsi negli occhi e nei cuori di chi guarda, così come ci si trasforma dopo aver percorso il sentiero in salita che ci conduce alla cima».
«Sono emozionata all’idea di tornare dopo tanti anni a Sacro Monte, sito UNESCO, proponendo un programma di arte contemporanea a concittadini, pellegrini e appassionati di cultura – aggiunge la curatrice Carla Tocchetti, ricordando la seguitissima stagione artistica 2015/2016 realizzata presso il Camponovo -. Ringrazio l’arciprete don Eros Monti che mi ha affidato questo magnifico gioiello seicentesco Patrimonio dell’Umanità, fondamentale per la comprensione della figura di Maria, che grazie all’arte potrà essere aperto continuativamente per un mese. Studiare la storia di questo edificio fu il primo atto dell’associazione Beautiful Varese che fondai dieci anni fa: sono tantissime le vicende che potremo raccontare, tra cui anche un capitolo legato ai cittadini di Malnate”.