Il Versificatore era già ChatGPT
Alberto Calvi, Pina De Filippo e Giuliana Zibetti leggono Primo Levi.
“Il Versificatore” è un racconto di Primo Levi contenuto nella raccolta “Storie naturali” pubblicata nel 1966.
Nel racconto Primo Levi immagina l’avvento di una macchina sbalorditiva capace di comporre poesie su indicazioni umane. Il testo è impostato come una pièce teatrale e si regge sul dibattito tra il poeta, che apprezza l’invenzione che sa produrre più in fretta le rime che i clienti richiedono, e la sua segretaria, che invece giudica la macchina incapace di “vero gusto, vera sensibilità”.
La storia, negli anni Sessanta, poteva risultare originale e curiosa, ma oggi ci fa riflettere perché la vediamo avverarsi nella tecnologia di ChatGPT, software in grado di elaborare testi e immagini, andando di fatto a sostituire il pensiero creativo umano, con applicazioni che vanno ben al di là di quanto immaginato da Levi.