Presentazione del libro "Malati di libertà"
Storia delle evasioni dei prigionieri antifascisti dall'ospedale milanese di Niguarda (1943-1945) Saranno presenti gli autori
Coordina l'incontro Roberto Iasoni, giornalista.
Fra il 1943 e il 1945, in una Milano in guerra e ripetutamente bombardata, l'ospedale di Niguarda diventa un luogo fondamentale per la città. Ogni giorno, nelle corsie, i medici, le infermiere, le suore e tutto il personale lottano disperatamente contro la morte per salvare il maggior numero di feriti.
A seguito di un raid aereo che ha distrutto l'infermeria del carcere di San Vittore, il nosocomio diventa anche prigione per i detenuti politici feriti o ammalati. È in quella fase che una rete clandestina si attiva per far fuggire alcuni prigionieri.
Ebrei, dissidenti politici, partigiani, militari ribelli. Molti detenuti ottengono diagnosi false e, al momento buono, vengono condotti in nascondigli da cui poi saranno aiutati a scappare. C'è chi fugge vestito da donna, chi nascosto nel retro di un’auto, chi si cala da una finestra con le gambe ingessate e chi sparisce travestito da medico.
Dalle infermiere Maria Peron e Lelia Minghini a suor Giovanna Mosna, medaglia d’oro della Resistenza, ai medici, passando per il parroco di Niguarda e le coraggiose esponenti dei Gruppi di Difesa Della Donna, sono molti i protagonisti di quella rete che salvò la vita ad oltre quaranta persone. Episodi che videro anche fra i protagonisti personaggi di spicco come Ferruccio Parri, Aldo Tortorella e Fermo Solari.
Attraverso testimonianze dirette e documenti, questo libro ripercorre una piccola, grande, avvincente storia di ribellione e di solidarietà.
Daniele Pascucci, nato nel 1957, è giornalista professionista.
Riccardo Degregorio, nato nel 1960, è laureato in Scienze politiche con indirizzo storico internazionale. È giornalista pubblicista.
Alessandro Schiavoni, nato nel 1997, è laureato in Scienze storiche all’Università degli Studi di Milano.
Carlo Celentano, nato nel 1987, è laureato in Scienze storiche all’Università degli Studi di Milano, dove poi ha conseguito un master in Public History.
Ingresso libero e gratuito