Massimo Bassi, La poesia degli elementi
La poesia degli elementi Massimo Bassi Lo scenario naturalistico nell’opera di Massimo Bassi indaga su stati d’animo introspettivi che partono dal divenire delle stagioni, cicli esistenziali inevitabili nella vita umana e rivelano una metafisica della natura dove figura il gesto delicato della materia pittorica intrisa di percezioni, umori e profumi riconciliando l’uomo con il creato. Nelle sue tele non scorgiamo mai le figure umane ma ne percepiamo le interiorità psicologiche attraverso tronchi d’albero, paesaggi rarefatti o ninfee avvolte da colori quasi innaturali che stimolano le nostre percezioni celebrali rimembrando reminiscenze di un paesaggio classico che strizza l’occhio alle sperimentazioni informali degli anni cinquanta. Il senso della materia nella pittura di Bassi è divenuto una priorità restringendo il campo d’azione con particolari sempre più centrati su elementi come tronchi, rami foglie che si intersecano tutt’uno con l’acqua, la terra e cielo per ricostruire i cicli vitali che convergono verso un’ unica energia. I suoi paesaggi, essenziali nei particolari ma densi nella costruzione materico formale evidenziano una metafisica dello spirito che sottolinea l’aspetto silente di una natura che cambia e ci comunica le sue fragilità, che del resto, sono le stesse degli esseri umani. La sua è una vera e propria rappresentazione che l’artista mantovano rielabora ampliando gli orizzonti e definendo i confini in modo da estrapolare in maniera del tutto personale un intimo dialogo tra arte e natura e perché no anche di un sogno ad occhi aperti. Desiderare di essere tutt’uno con il creato non è una chimera ma un ritorno alle origini del nostro compito primario come esseri viventi, custodire ciò che ci hanno donato e che diamo erroneamente per scontato. Info: www. museobellini.it/mostre/la-poesia-degli-elementi Orari di apertura Dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00 Sabato dalle 9:00 alle 12:00 Domenica dalle 15:30 alle 18:30