Il grande scollamento: timori e speranze dopo gli eccessi della globalizzazione

09/11/24 16:30 - 17:45

La globalizzazione, tra eccessi e contraddizioni, limiti e fragilità, ha generato benessere, progresso scientifico, calo dei conflitti, creando la convinzione – rivelatasi illusoria – di essere inarrestabile e irreversibile. È invece in crisi profonda. Il legame virtuoso tra Stati Uniti e Cina, che l’ha favorita, è diventato rivalità strategica e potrebbe degenerare in conflitto. Nel “grande scollamento” in atto, Magnani identifica quattro forze che trasformano le relazioni internazionali: quelle di natura economica e tecnologica ridisegnano le catene globali del valore; dinamiche di politica interna favoriscono chiusure nel vano tentativo di proteggere interessi nazionali; gli shock esterni (pandemia, guerre, crisi finanziarie) mettono a nudo la vulnerabilità del sistema globale; obiettivi geopolitici alimentano le alleanze con paesi amici. In tale scenario la politica prevale sull’economia, cresce la regionalizzazione e aumenta l’instabilità delle alleanze internazionali, anche per il moltiplicarsi di paesi “battitori liberi” che aspirano a un’autonomia strategica. Oltre ai costi economici, la frammentazione favorisce il caos geopolitico e accresce il rischio di conflitti. Ma può anche innescare una globalizzazione secondo criteri economici e geopolitici diversi. Artico, Subacqueo, Spazio e Digitale possono essere fronti di scontro o, con le loro enormi opportunità, rappresentare le nuove frontiere della globalizzazione. Il mondo che verrà dipenderà molto dalle democrazie liberali e dalla loro capacità di promuovere i propri valori. La speranza è che il rilancio nella circolazione di merci, servizi, capitali, persone e conoscenza possa consolidare i diritti e diffondere le libertà.

Intervengono

Marco Magnani, economista, docente Università Luiss di Roma e Università Cattolica di Milano e autore de Il Grande Scollamento (Bocconi University Press)

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Festival
Dal 2008, Città Impresa-Festival dei Territori Industriali è luogo di dibattito internazionale sulle questioni chiave dell’economia e della società contemporanea: ogni anno, in primavera e in autunno, Bergamo Città Impresa, festival dei territori industriali, nel corso dell’edizione 2024 inviterà a riflettere sulla transizione in corso nell’economia e nelle imprese. Il 2024 è un anno in cui la situazione geopolitica mondiale è al centro del dibattito pubblico, sia a causa delle numerose elezioni in calendario, sia per i conflitti in corso. Quali sono le ricadute sull’economia e sulle imprese? Durante i tre giorni del festival a Bergamo, si discuterà ampiamente di queste trasformazioni, offrendo al pubblico interessato allo sviluppo delle imprese e dei territori spunti di riflessione per affrontare il futuro del nostro Paese.

Auditorium Ermanno Olmi
Bergamo (BG)
049 0991230
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