Antigone. Cerimonia con canzoni
Durante la pandemia una famiglia viene colpita da una catena di lutti, quando interviene il decreto che a tutela della salute pubblica impone una serie di misure, tra cui il confinamento, la chiusura delle scuole, il divieto di celebrare i funerali.
Nello stato di generale spaesamento, l’impossibilità di celebrare appropriatamente le esequie di ognuno apre un conflitto in seno alla piccola comunità, mentre la catena di lutti che affligge la famiglia si allunga incessantemente.
Qualche anno dopo i dolenti si raccolgono per ricordare quei giorni e celebrare i propri cari. Un uomo sta officiando il rito funebre. La giovane donna in sua compagnia ha perso il fratello durante la pandemia e non ha potuto salutarlo prima della morte in ospedale. Il linguaggio è quello del rito, del sacro celebrato attraverso gesti, parole e canto.
Antigone. Cerimonia con canzoni è una performance concepita come una cerimonia funebre, un’esperienza mediante cui esplorare la fragilità umana e riattivare il rapporto con il dolore, lasciandosi attraversare da esso, senza dover sostenere il ruolo dell’essere umano iperattivo, proteso al dominio della natura e di se stesso.
La compagnia Teatro dei Borgia torna a Funesto con una mini tournée dello spettacolo “Antigone. Cerimonia con canzoni”. Le repliche sono ambientate in spazi molto diversi fra loro, alla ricerca di una relazione non ordinaria tra scena, rito e pubblico.
drammaturgia Elena Cotugno
ideazione e regia Gianpiero Alighiero Borgia
con Alessio Bergamo, Elena Cotugno e Sabino Rociola.
Teatro dei Borgia
Funesto Festival
Funesto, il festival di Sguazzi, è un progetto culturale ed artistico che, a partire da queste domande, invita ad una riflessione sul tema della morte. E, di conseguenza, su quello del vivere; perché è giusto parlare di “qualità della vita”, ma non lo si può fare senza confrontarsi sulla “qualità della morte”. Attraverso un approccio il più possibile transdisciplinare che metta in dialogo fra loro arte, filosofia, antropologia, scienza, narrazione... il festival offre un’ampia gamma di prospettive sul tema, percorrendo direzioni alternative rispetto a quelle stereotipate, spettacolari o retoriche (comunque evasive), tipiche del discorso comune contemporaneo.