Donizetti Guitar Festival
Domenica 20 novembre, si conclude il Donizetti Guitar Festival con un concerto d'eccezione. Il direttore artistico Giulio Tampalini, insieme al Quartetto d'Archi Bazzini Consort, vi porterà in un viaggio musicale alla scoperta dei grandi compositori bresciani. Un'occasione unica per ascoltare musiche di Margola, Facchinetti, Ugoletti, Giacometti, Pinelli e Nodari, e per apprezzare la bellezza e la versatilità della chitarra classica.
Esecutori
Giulio Tampalini-chitarra
Orchestra Bazzini Consort-quartetto d'archi
Gabriele Bellu-violino
Camilla Squassina-violino
Flavio Ghilardi-viola
Federico Bianchetti-violoncello
Orchestra Bazzini Consort
Realtà musicale bresciana voluta e fondata nel 2017 da giovani musicisti, il Bazzini Consort è un complesso strumentale che si esprime in diverse forme: orchestra sinfonica, da camera, d'archi, quartetto, trio, duo. La sua formazione di punta è l'orchestra. Ha al suo attivo tre incisioni discografiche, due delle quali per la Ema Records; svolge attività divulgativa per le scuole. Il debutto dell'Orchestra è avvenuto l'11 marzo 2018 in occasione del bicentenario della nascita del musicista bresciano Antonio Bazzini. Da allora, il Bazzini Consort ha svolto intensa attività concertistica, riscuotendo grandi consensi di critica e pubblico in iniziative proprie o organizzate da enti pubblici e privati, e riuscendo a diventare in pochi anni punto di riferimento per la musica classica non solo a Brescia ma a livello nazionale. In questi anni l'Orchestra Bazzini Consort ha collaborato con artisti come Giovanni Gnocchi, Silvia Careddu, Anna Loro, Massimiliano Motterle, Danilo Rossi, Giovanni Sollima, Alessio Allegrini, Andrea Lucchesini, Annalisa Stroppa e tanti altri. Il programma del 2023 è stato particolarmente legato a Bergamo Brescia Capitale della cultura, e ha previsto momenti musicali che sottolineassero la contiguità ideale tra le due città e le rispettive comunità, con l'intento fondamentale di valorizzare i tesori nascosti del territorio, dal patrimonio musicale a quello storico-culturale-ambientale, coinvolgendo in uno stesso disegno culturale realtà produttive tradizionali e innovative, lasciando spazio ad autori locali dell'800 e del '900 e ad autori viventi, e cercando di porsi come hub di musica da camera che vada ad affiancarsi alla produzione sinfonica, con attenzione sia alla tradizione sia alla contemporaneità.