War Flowers

22/02/25 18:00 - 20:00

Fiori per abbracciare la voce del conflitto.
Fiori di confini mai stabili e tracciati col filo spinato.
Fiori dell’inquietudine e della sopravvivenza.

L’artista armena Liana Gukasyan si esibirà in un live painting, mentre la cantante, performer e musicista Rita Tekeyan, anch’essa armena della diaspora, e i cordofoni di Osvaldo Schwartz, sonorizzeranno il giardino perduto dell’infanzia rubata, dove i sussurri e il silenzio sono essenziali quanto le urla.

War Flowers vuole portare la voce del conflitto e del confine, abbracciandola con dei fiori. Due artiste armene che provengono dai confini delle proprie terre; Liana Ghukasyan arriva dall’Armenia sul versante dell'Azerbaijan, e fin da piccola ha sempre visto confini tracciati dai reticolati di filo spinato e dalle linee rosse, Rita Tekeyan è di origine armene ma nata e cresciuta in Beirut, Libano.
Il duo si avvia nel 2020 ed ha al suo attivo importanti esibizioni a rassegne sulle culture del medioriente, e per l’anniversario del genocidio armeno.

Il progetto si è arricchito dalla collaborazione di Osvaldo Schwartz, polistrumentista, ideatore del gruppo multimedia Officine Schwartz - suono ed estetica della civiltà industriale - canto sociale e rumorismo - fusioni tra media e stili - . Schwartz aggiunge colore alle musiche utilizzando percussioni, chitarra elettrica e un cordofono di sua invenzione: il Tubicordo. Maestro di musica sperimentale e di performance, le sue idee sulla giustizia socioculturale sono in sintonia ed armonia con quelle di Ghukasyan e Tekeyan, e così questa imminente edizione di War Flowers vedrà il suo debutto in Trio.

Associazione culturale Cento4
Bergamo (BG)
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